Integratori per carenza di potassio e magnesio

Ruolo fisiologico di magnesio e potassio per l’organismo

Cenni di biochimica del magnesio e del potassio

Prima di parlare della carenza di potassio e magnesio e del ruolo degli integratori nel trattamento, diamo qualche cenno di biochimica di questi minerali fondamentali.

Il magnesio (Mg) e il potassio (K) sono molecole organiche appartenenti alla categoria dei sali minerali, in quanto il loro ruolo è quello di stabilizzare la pressione osmotica dei liquidi corporei, per garantire l’omeostasi fisiologica.
Si tratta di due cationi, ovvero di ioni che si sono caricati positivamente dopo aver perduto un solo elettrone per quanto riguarda il potassio (K+) oppure due elettroni per il magnesio (Mg++).

Di conseguenza questi composti organici vengono attratti dove è presente una carenza di cariche positive, per ripristinare l’equilibrio metabolico e riportare la pressione a valori normali.

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Magnesium homeostasis in body. Illustration explain Magnesium deficiency levels intracellular.

Ruolo fisiologico del magnesio

Il magnesio svolge inoltre numerosi altri compiti, come partecipare alla sintesi di enzimi, di composti ad alta energia (ATP) e di acidi nucleici, al funzionamento della pompa sodio-potassio (Na/K), alla gestione della permeabilità di membrana cellulare, al monitoraggio delle sinapsi.

Ruolo fisiologico del potassio

Il potassio, che è l’elemento più abbondante all’interno delle cellule, controlla il battito cardiaco, le prestazioni delle placche neuro-muscolari, l’equilibrio acido-base, lo scambio idrico-salino tra le cellule e la pressione arteriosa.

Magnesio e potassio : l’unione fa la forza

In presenza di pH basso (inferiore a 7), i due ioni svolgono un importante ruolo alcalinizzante in quanto, sotto forma di magnesio supremo e di citrato di potassio, consentono di neutralizzare l’acidità.
Si tratta quindi di elementi indispensabili alla vita, la cui concentrazione deve mantenersi entro valori fisiologici e non scendere mai sotto alla soglia consentita, per evitare l’insorgenza di disturbi anche piuttosto severi derivanti da stati carenziali.

Fabisogno di magnesio e potassio

Per l’uomo questi macro-elementi non possono avere una concentrazione inferiore a valori dell’ordine di grammi oppure decine di grammi, proprio per le loro attività ad ampio raggio che coinvolgono praticamente tutte le funzioni organiche.
Il fabbisogno giornaliero dei cationi è il seguente:
• magnesio: da 300 a 500 milligrammi;
• potassio: da 2000 a 3000 milligrammi.

Quando insorge una carenza di magnesio e potassio?

La loro assunzione con la dieta è quasi sempre sufficiente, poiché sono disponibili nella maggior parte dei cibi sia animali che vegetali, soprattutto negli ortaggi, nella frutta e nei cereali integrali.
Tuttavia in alcune condizioni legate a un’eccessiva sudorazione può succedere che la perdita di Mg e K superi la loro introduzione, per cui si vengono a creare carenze metaboliche responsabili dell’insorgenza di vari disturbi.
Un’analoga situazione può dipendere anche da malattie pregresse, come insufficienza renale, alterazioni funzionali del paratormone e squilibri dietetici, che provocano una perdita ionica scompensata.

Conseguenze legate alla carenza di magnesio e potassio

Le conseguenze derivanti dalla carenza di questi due minerali alcalinizzanti dipendono da due fattori: da un lato la quantità di ioni mancanti e d’altro lato la durata della fase carenziale.
In estate, a causa dell’intensa sudorazione provocata dalle temperature elevate, l’organismo elimina concentrazioni significative di magnesio e potassio che, se non vengono riequilibrati, possono causare conseguenze rischiose.
Essendo strettamente correlati anche alle prestazioni muscolari e alla pressione arteriosa, questi due cationi sono infatti in grado di condizionare la salute fisica qualora si instauri un deficit quantitativo.

sintomi carenza di magnesio e potassio

Carenza di potassio

Una simile condizione, oltre che a causa dell’intensa sudorazione, può derivare da una dieta povera di frutta e verdura, da postumi di diarrea e vomito, da malassorbimento metabolico e da”impiego di farmaci diuretici che, nel lungo periodo, possono incidere sulla concentrazione ematica del catione.
I principali sintomi dell’ipokaliemia sono i seguenti:

  • crampi muscolari anche a riposo;
  • capogiri e vertigini;
  • alterazioni della pressione arteriosa;
  • parestesie agli arti superiori (soprattutto alle dita delle mani) e inferiori (in particolare ai piedi);
  • astenia muscolare;
  • modificazione del battito cardiaco (extrasistolia);
  • stitichezza;
  • malessere generalizzato;
  • insonnia;
  • disappetenza;
  • ipereccitabilità neuro-muscolare.
    In casi particolarmente severi, la carenza di potassio è associata a:
  • ipoventilazione;
  • bradicardia;
  • iper-riflessia tendinea;
  • paralisi flaccida dei muscoli;
  • occlusione intestinale;
  • aumento della minzione.

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Carenza di magnesio

La causa più comune della carenza di magnesio è di origine nutritiva, e si verifica quando il suo apporto alimentare non è adeguato.
È possibile che una situazione del genere dipenda anche da un’aumentata escrezione renale oppure dall’assunzione di farmaci anti-acidi che funzionano inibendo la pompa protonica.
L’alcolismo viene considerato un importante fattore di rischio, così come il diabete scompensato, l’ipertensione, squilibri metabolici e l’assunzione prolungata di terapie farmacologiche.
Nella maggior parte dei casi la carenza di magnesio non provoca sintomi evidenti, per lo meno nelle fasi iniziali, mentre dopo un certo tempo possono manifestarsi:

  • astenia muscolare;
  • crampi muscolari anche a riposo;
  • ipertensione;
  • alterazioni del metabolismo endocrino;
  • insonnia;
  • riduzione del tono dell’umore;
  • tremori e debolezza muscolare;
  • nausea e vomito;
  • disappetenza;
  • vasodilatazione riflessa;
  • aritmie;
  • dismetabolismo.

Molti disturbi sono sovrapponibili a quelli derivanti dalla carenza di potassio, confermando dunque la stretta correlazione esistente tra i due elementi.

Come intervenire in caso di carenza di magnesio e potassio

Approccio dietetico

Prima di intrurre degli integratori, il primo vero approccio che bisogna affrontare in caso di stati carenziali da magnesio e potassio è quello dietetico, modificando il proprio regime alimentare per aumentare l’assunzione di cibi ricchi di questi elementi.
I nutrienti più indicati sono: frutta e verdura fresche, legumi, cereali integrali, frutta secca e ortaggi a foglia verde.
Nella maggior parte dei casi è necessario anche ricorrere all’impiego di integratori alimentari. Questi sono dei rimedi formulati appositamente per riequilibrare la concentrazione di magnesio e potassio. L’azione di riequilibrio avviene abbastanza rapidamente e in maniera efficace in caso di carenza.

cibi ad alto contenuto di magnesio e potassio

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Meglio trattare la carenza con un’unico integratore con magnesio e potassio

Diversi studi come questo mostrano che l’associazione tra questi due elementi si è rivelata molto più utile rispetto a quella dei composti isolati, dato che la loro sinergia funzionale è in grado di potenziare moltissimo le prestazioni terapeutiche.
Magnesio e potassio vengono utilizzati nella preparazione di soluzioni idratanti che associano i benefici dei cationi a quelli dell’acqua, indispensabile in caso di carenze ioniche.
Secondo le più recenti linee guida si è scoperto che la carenza di magnesio contribuisce ad aumentare le perdite di potassio, peggiorando di fatto le condizioni di salute del soggetto.
Questi due elementi, che si trovano prevalentemente a livello intracellulare, si condizionano a vicenda per cui è molto frequente che la carenza dell’uno incida anche su quella dell’altro.
Pertanto è sempre opportuno intervenire con la somministrazione di preparati contenenti sia Mg che K, per ricostituire le fisiologiche quantità ioniche nelle cellule.

Benefici degli integratori di magnesio e potassio

I benefici derivanti dall’impiego di integratori contenenti magnesio e potassio sono di due tipi: da un lato essi consentono di risolvere una condizione di carenza patologica in atto e d’altro lato contribuiscono a prevenire la sua insorgenza.
Se non viene risolta in modo definitivo, la carenza di questi ioni può ripresentarsi in tempi successivi, provocando la medesima sintomatologia.
Il magnesio si rivela efficace non soltanto a livello fisico, ma anche psico-emotivo in quanto stabilizza il tono dell’umore, soprattutto se associato alla vitamina B6.
Oltre che sul metabolismo osseo, muscolare, sulla permeabilità cellulare, sulla pressione osmotica, sul funzionamento delle placche motrici e sulla produzione di composti ad alta energia questo elemento consente di attenuare nervosismo, irritabilità, ansia e depressione, ottimizzando anche il ritmo circadiano sonno-veglia.
Integratori a base di magnesio sono indicati in presenza di crampi muscolari, di disturbi circolatori e di modificazioni del metabolismo glucidico.

Il potassio interviene sul corretto funzionamento del cuore sia a livello contrattile che elettrico, contribuendo a mantenere inalterata la frequenza fisiologica dell’organo ed evitando fenomeni aritmici.
Anche la pressione arteriosa è monitorata da un’equilibrata potassiemia, che non deve mai scendere sotto alla soglia fisiologica di riferimento.
In caso di sforzi muscolari intensi o prolungati, l’associazione tra potassio e magnesio si conferma il rimedio più efficace per fornire al corpo l’energia necessaria sia di pronto intervento che a lungo termine.

Quando assumere gli integratori di magnesio e potassio?

L’assunzione di integratori a base di magnesio e potassio è indicata tutte le volte in cui l’organismo ha consumato un quantitativo di ioni superiore alla loro introduzione condizione responsabile dello squilibrio idrico-salino e quindi di carenza.
Le principali indicazioni sono:

  • perdita di cationi in seguito a sudorazione profusa;
  • sforzi muscolari intensi e prolungati nel tempo;
  • maggiore fabbisogno di energia;
  • astenia muscolare;
  • vertigini e capogiri;
  • disidratazione;
  • ipotensione ortostatica;
  • squilibri del pH;
  • dismetabolismo;
  • malessere generalizzato;
  • terapie croniche;
  • convalescenze.

In caso di carenza,nella scelta degli integratori a base di magnesio e potassio, è sempre consigliabile orientarsi verso un prodotto dotato di un’ottima compatibilità biologica dato che rimedi troppo aggressivi potrebbero risultare inefficaci.
Le più recenti formulazioni, che vengono realizzate tenendo conto delle caratteristiche morfologiche e funzionali delle mucose intestinali. Queste formulazioni assicurano un rilascio graduato dei principi attivi che pertanto vengono assorbiti in maniera costante nel corso della giornata.
Simili rimedi devono essere facilmente digeribili e garantire una rapida assimilazione che di solito dipende da meccanismi passivi senza nessun dispendio energetico.
In tal modo infatti gli elementi passano velocemente nel sangue per rendersi disponibili all’organismo e intervenire dove c’é bisogno.
Preparati di questo tipo devono essere utilizzati tutte le volte in cui il soggetto avverte malesseri provocati dagli stati carenziali (pronto intervento), osservando attentamente la posologia indicata selle confezioni.
Dopo un’iniziale fase d’attacco, quando i sintomi migliorano, è consigliabile proseguirne l’impiego con dosaggi più bassi ma prolungando l’assunzione per parecchie settimane.
Un simile programma di mantenimento consente di prevenire eventuali squilibri metabolici che, anche se si verificano, hanno un impatto molto più gestibile per l’organismo.

Conclusioni

Trattandosi di prodotti ben tollerati e senza controindicazioni, gli integratori di magnesio e potassio possono essere assunti con tranquillità. L’unica regola molto semplice da seguire è quella di non superare le dosi consigliate. Infatti, dosi eccessive potrebbero sovraccaricare fegato e reni, che sono gli organi deputati al loro catabolismo.

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